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REFERENDUM ABROGATIVO DEL ROSATELLUM

Le Azioni in sintesi

Tre sono i temi/obiettivo delle azioni legali avviate:

  1. avviare immediatamente, in qualità di cittadini rappresentati in Parlamento, un ricorso da far arrivare alla Corte Costituzionale, per ottenere “la verifica di legittimità costituzionale della legge elettorale vigente” (*) e ottenere che tale prassi sia garantita per qualsiasi legge elettorale vigente, stabilendo una procedura prioritaria per il ricorso in via incidentale della legge elettorale e una tempistica, tra la data di promulgazione della legge e la data delle elezioni, sufficiente a completarla, essendo escluse l’opposizione dell’Avvocatura dello Stato e la possibilità di sanzione;
  2. verificare la viabilità giuridico-costituzionale di una norma per cui “in pendenza di ricorsi non decisi, il Parlamento, eletto con una legge elettorale priva della verifica preventiva di legittimità costituzionale, non abbia il legittimo potere di apportare alcuna modifica alla Costituzione, fino all’esito positivo di detta verifica e, in caso di esito negativo, debbano essere indette nuove elezioni con la legge risultante dalla verifica di legittimità o con una nuova legge elettorale, che a sua volta debba poter essere sottoposta al giudizio di legittimità costituzionale di cui al punto 1)”;
  3. dimostrare come la tutela della rappresentanza parlamentare, possa essere assicurata grazie a una “Legge sulla rappresentanza” indipendente dalla formula elettorale e sovraordinata a qualsivoglia legge elettorale, legge che definisca i requisiti della rappresentatività (**) che la legge elettorale sia tenuta a recepire nel suo testo e a rispettare”,  e dimostrare così come la legge sulla rappresentanza costituisca una valida alternativa all’innalzamento di rango della legge elettorale da ordinario a costituzionale.

(*) la legge vigente al 1° gennaio 2020 è costituita dalla legge n. 165/2017 nota come Rosatellum + legge n. 51/2019 + d.lgs n.177/2020

(**) si fa riferimento alla petizione parlamentare del 9 giugno 2020 assegnata alla commissione competente del Senato il 17 giugno col n°595 e alla commissione competente della Camera, il 21 luglio 2020 col n°544.



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